Il tuo cane è stressato? Potrebbe non essere un male!
Nell’arco degli ultimi 50 anni sono stati scritti molti libri che sul tema del cane stressato e dei comportamenti di stress di questi animali.
È stato infatti ritenuto un argomento molto importante per valutare meglio un cane ed aiutare a capire se sta vivendo serenamente o meno una determinata situazione in cui si trova.
Ma cosa è effettivamente lo stress per il nostro amico a 4 zampe?
Cos’è lo stress per i cani?
Lo stress è una reazione, una risposta fisica e mentale, che un organismo dà rispetto a degli avvenimenti che possono essere ambientali sociali o emotivi ad una determinata situazione che sta vivendo.
Queste reazioni fisiche e mentali hanno l’obiettivo di riuscire a ristabilire un equilibrio psicofisico rispetto a quella situazione stressante che si sta vivendo.
Quindi, in poche parole, lo stress è una risposta psicofisica che serve a recuperare uno stato di benessere che si aveva ma che si è perso.
Naturalmente questo è un quadro generale dell’argomento, ma i livelli, la durata ed i tipi di stress possono essere molto diversi tra loro e quindi dovranno essere anche gestiti in maniera specifica e avere conseguenze diverse tra loro.
Sintomi di stress nel cane
Oggi molti comportamenti di stress sono noti e visibili come:
- lo sbadiglio,
- il grattarsi,
- il voltare la testa rispetto ad uno stimolo,
- il rincorrersi la coda (soprattutto se lo fa un cane adulto),
- o il leccarsi le labbra.
Ci sono però anche altri comportamenti (di sicuro non dispetti!), magari meno noti, che potrebbero essere legati allo stress a seconda del contesto.
A volte si tende un po’ a generalizzare o a semplificare la lettura di alcuni comportamenti che un cane può mostrare ed associarli con relativa superficialità ad uno stato d’animo che il cane sta vivendo quel momento.
Sbadiglio = stress?
Leccamento del muso = stress?
Si, a volte, ma non sempre!
La contestualizzazione e la valutazione di un insieme di componenti sono sempre di fondamentale importanza per poter effettivamente capire se un cane sta vivendo un momento di stress oppure no.
Stress funzionali e disfunzionali
Un altro aspetto cruciale da sottolineare è che, sebbene lo stress abbia il compito di aiutare il cane a ristabilire il suo benessere come ti dicevo prima, per farlo il cane può avere risposte funzionali o disfunzionali.
Risposta funzionale
Per risposta funzionale intendiamo un comportamento che il cane può mettere in atto di conseguenza allo stimolo stressante e che effettivamente lo aiuta a ristabilire il suo uso equilibrio mentale e fisico.
Per farlo il cane si può servire di strategie di “coping” che sono appunto strategie atte a migliorare il proprio stato fisico mentale.
Risposta disfunzionale
Per risposta disfunzionale intendiamo un comportamento o più comportamenti che il cane può mettere in atto che però in realtà non aiutano il cane a ristabilire quell’equilibrio emotivo e fisico che aveva prima di vivere il momento di stress.
E tu ti domanderai: e allora perché lo fa?!
Beh, lui mette in atto questi comportamenti per provare a star meglio, ma semplicemente non riesce e quindi ci prova e ci riprova nel tempo senza trovare mai un adattamento.
Stereotipie
Addirittura se protratti per lungo tempo e messi in atto di frequente possono essere anche considerati comportamenti stereotipati o stereotipie, cioè appunto schemi comportamentali ripetuti ma ormai senza più nessun scopo utile.
Va bene, ok, ma quindi perché il cane dovrebbe fare qualcosa che non gli è utile?!
Qui entra in gioco un altro fattore e cioè la tempistica della reazione.
Eventi improvvisi ed altri fattori di stress
Le risposte dell’organismo allo stress possono essere istantanee ed immediate come ad esempio:
- eventi improvvisi che possono causare di conseguenza reazioni improvvise come tremori, salivazione, fuga o attacco,
- oppure risposte più lente ed elaborate che possono avvenire nei minuti successivi alla situazione di stress come ad esempio la masticazione (anche dell’erba), scavare, la dissezione e così via.
Inoltre, il tipo di scarico che il cane sceglie perché reputa più utile in quel determinato momento è basato su molteplici fattori, ad esempio:
- l’esperienza che il cane ha rispetto a quello stimolo stressante (è la prima volta o l’ha già affrontato? E come l’ha affrontato prima?),
- l’età del cane,
- il corredo genetico,
- i fattori ambientali,
- la durata dello stimolo,
- la risposta degli altri cani (ad esempio in area cani) o persone presenti in quel contesto.
Quindi, a fronte dei vari fattori e della possibilità che l’evento sia improvviso, un cane può reagire in maniera diversa, a volte funzionale ed a volte disfunzionale.
Come aiutare un cane stressato
Uno degli obiettivi di un lavoro ben fatto con un educatore o un addestratore con un cane stressato è proprio quello di trovare lo scarico giusto per il cane, ed anzi di farlo diventare autonomo in questo senso, cioè di aiutarlo ad acquisire la capacità di trovare lo scarico giusto per ogni contesto.
Insomma, generalizzare o semplificare il tutto con un consiglio sarebbe troppo banale ed a rischio di essere anche controproduttivo rispetto ad un percorso personalizzato che è sempre l’unica soluzione per poter davvero aiutare un cane che in determinati contesti ricchi di stress non riesce a trovare un adattamento.
Perché lo stress fa bene al cane
Per ultimo, ma non per la minore importanza, ricorda questo: come ti ho scritto in maniera un po’ provocatoria anche nel titolo di questo articolo, gli avvenimenti stressanti non sono necessariamente un male.
Con questo non voglio dire che bisogna sottoporre appositamente il cane a stress ingiustificati.
Tuttavia, come spesso accade anche per noi esseri umani che alcune esperienze ci aiutano a crescere, maturare, ed affrontare meglio la vita, lo stesso vale per i cani.
Alcuni avvenimenti stressanti, proporzionati all’età del cane ed alla sua genetica, possono aiutarlo a crescere, a migliorare le sue risposte e a trovare adattamenti sempre migliori ed in tempi più rapidi così che possa anche lui affrontare la sua vita in maniera più efficace e più serena.