Il cane rincorre bici e auto

cane insegue biciclette

Perché il cane insegue biciclette, auto, monopattini? 5 cause

🐶 Perché il Cane Insegue Biciclette, Auto, Monopattini? 5 Cause | Giuliano Addestratore

 

In questo articolo ti parlo di una dinamica che molti proprietari possono testimoniare, quella del loro cane che insegue biciclette, auto, motorini, monopattini, in altre parole gli “stimoli in movimento”.

Questa dinamica crea sostanzialmente 3 problemi:

  • rende la passeggiata poco piacevole
  • mostra evidentemente un disagio nel cane che manifesta questo comportamento
  • e soprattutto crea un elemento di pericolo dal punto di vista della sicurezza del cane e dello stesso stimolo, nel senso di chi conduce la bici, l’auto, la moto e così via

Ma cosa causa tutto ciò?

Sono 5 le motivazioni principali che possono portare a questo comportamento, partendo sempre e comunque dal presupposto che per individuare la causa o le cause che lo scatenano c’è bisogno di un’analisi approfondita della vita, della storia e delle caratteristiche del cane specifico.



1. Stress

La prima motivazione scatenante deriva da una questione prettamente emotiva derivante da stress, ansie o paure del cane rispetto a questi stimoli in movimento.

Vederseli passare così vicino ed a velocità sostenute, potrebbe provocare in lui un certo disagio emotivo – più o meno grande in base alle specificità del cane – che potrebbe portarlo a rincorrerli e magari a lanciarcisi contro.

2. Genetica

Una seconda motivazione è legata alla razza e quindi al tipo di corredo genetico di cui il cane è dotato.

Infatti determinate razze come ad esempio i pastori da conduzione – per intenderci i border collie, i pastori tedeschi e così via – possono avere una propensione maggiore a questo tipo di comportamento essendo caratterizzati geneticamente da un istinto predatorio molto alto rispetto agli stimoli in movimento.

Naturalmente questo non giustifica il comportamento, non lo rende normale, però è ovvio che se la razza è quella, c’è una probabilità maggiore che si sviluppi.

Tuttavia, se avviene con una certa frequenza, potrebbero esserci anche delle concause e l’obiettivo sarà sempre comunque quello di lavorare alla radice proprio su queste e non sul problema.

Border collie

3. Esperienze pregresse

Un altro fattore importante sono le esperienze vissute dal cane in precedenza.

Ci sono infatti situazioni di cani adottati già adulti, e che hanno vissuto delle esperienze tali da non essere stati abituati a questo tipo di stimoli sin da quando erano più piccoli e più giovani.

Nel caso specifico, una mancanza o non sufficiente esperienza di vita in città, potrebbe portare a questo tipo di comportamenti in maniera più assidua e qui mi ricollego alla prima motivazione.

Quindi inesperienza che può provocare stress, ansie o paure.

4. Sovraesposizione

Ma anche la situazione opposta può portare allo stesso problema, ossia se da un lato abbiamo l’inesperienza, dall’altro possiamo avere una sovraesposizione a questi stimoli.

Questa è la quarta motivazione.

Pensa ad esempio ai cani in famiglie che vivono in pieno centro, magari in prossimità di strade che vengono percorse quotidianamente da centinaia di ciclisti, automobili e veicoli di tutti i tipi.

Questi sin da piccoli hanno dovuto convivere in maniera troppo intensa e frequente con questo tipo di situazione e potrebbero non vivere serenamente la passeggiata, arrivando proprio a scagliarsi contro gli stimoli in movimento.

5. Relazione

Infine, anche se un cane non ha traumi o mancanze di esperienze specifiche, potrebbe comunque voler inseguire biciclette, moto e via dicendo.

Questo a causa di una possibile quinta motivazione, non ultima per importanza, quella relazionale con il proprietario.

In altre parole, il cane potrebbe essere in una condizione in cui non riesce ad affidarsi totalmente al suo proprietario, si sente spaesato, o magari troppo responsabile di quello che gli accade intorno proprio perché non riceve le indicazioni giuste in quel tipo di contesto.

Ed è così che quello che può nascere come un disagio, magari lieve, si accentua a causa di una relazione poco solida.

Questo è un fattore che non va assolutamente scartato nell’analisi delle cause, perché la connessione tra cane e proprietario gioca un ruolo fondamentale in molte situazioni, compresa questa degli stimoli in movimento.

cane nel nucleo familiare

Cosa NON Fare se il cane rincorre bici, auto, moto…

A fronte di queste 5 possibili motivazioni scatenanti, immagino ti starai domandando se c’è effettivamente un modo per risolvere la problematica.

Se segui il mio blog, sai che una formula magica, soprattutto valida indistintamente per tutti i cani, non esiste e quindi non ho un modo rapido e fai-da-te per intervenire.

Quello che però posso fare è dirti cosa NON fare, cosa NON è utile: lavorare con il cibo per migliorare questi comportamenti.

Sento spesso proprietari che usano proprio il cibo mentre un certo stimolo è in movimento per far sì che il cane si concentri su di lui, sul proprietario intendo, o appunto sul cibo, quindi per catturare la sua attenzione e distrarlo.

Riesci già a notare il problema dov’è?

proprietario da premio in cibo al cane

Qui si sta lavorando sul controllo e non sull’emotività del cane.

Questo tipo di impostazione nel lavoro vincolerà il proprietario a vivere con un bocconcino in mano per tutta la vita, e quando arriverà una chiamata o una distrazione qualsiasi e non starà attento ad usarlo o non farà in tempo, molto probabilmente il cane tornerà a lanciarsi su questi stimoli un po’ come aveva sempre fatto.

Diverso invece è lavorare sulla causa del problema, sull’emotività del cane, sul capire il perché il cane esprime un comportamento, cercando di aiutarlo a non riproporlo più attraverso una serie di fattori che possono passare dalle esperienze pregresse, alla relazione col proprietario, alle caratteristiche personali di quel cane nello specifico.

Non si può quindi sperare che tutto cambi solo grazie ad un biscottino in mano perché in questo caso stiamo lavorando solo sul evitare il problema temporaneamente senza aiutare il cane a cambiare la sua prospettiva delle cose.

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