Le richieste di attenzione del cane

cane piange per attirare attenzione

Quando il cane piange/abbaia/ruba per attirare l’attenzione?

🐶 Quando il Cane Piange/Abbaia/Ruba per Attirare l'Attenzione? | Giuliano Addestratore

 

Hai presente quando il cane fa qualcosa per attirare le tue attenzioni come piangere o abbaiare?

In questo articolo ti parlo proprio di questo, ma non solo a livello superficiale.

Vedremo infatti cosa si nasconde davvero dietro questi comportamenti del cane con esempi pratici e soprattutto se si può parlare davvero di richiesta di attenzioni oppure è un altro dei falsi miti in circolazione nel mondo della cinofilia.

Cos’è una richiesta di attenzioni del cane?

“Il mio cane fa così perché richiede attenzioni.”

Ti sfido a dirmi che non hai mai sentito questa frase pronunciata dall’amico che ha un cane o magari tu stesso la dici ogni tanto riferendoti ad alcuni atteggiamenti del tuo cane.

Ma quanta verità c’è in tutto ciò? È un falso mito?

Innanzitutto capiamo meglio di cosa stiamo parlando.

Con “richieste di attenzioni” parliamo di comportamenti esibiti dal cane che hanno l’obiettivo di trovare una risposta comportamentale da parte del proprietario o comunque da parte della persona alla quale sono indirizzati.

Per risposta comportamentale possiamo intendere un momento di gioco, un confronto, un testing, quindi un modo per il cane di ottenere delle interazioni sociali.

Cosa fa un cane per richiedere le attenzioni?

Spesso questi comportamenti si traducono in azioni concrete come prendere oggetti che sa benissimo che appartengono a noi.

E come fa a saperlo?

Naturalmente attraverso gli odori che quegli oggetti rilasciano.

Spesso e volentieri infatti gli oggetti più colpiti da questo tipo di comportamento del cane sono accessori di intimo come mutande, e calze, reggiseni, ciabatte, scarpe, o anche vestiti in genere.

O ancora altre vittime predilette possono essere telecomandi, telefoni, oggetti che manteniamo spesso in mano e che quindi sono fortemente impregnati dell’odore di noi proprietari.

zoom sul naso del cane

Rubare oggetti è sempre una richiesta di attenzioni?

Questi furti di oggetti personali e non potrebbero comunque essere dettati da vari motivi.

C’è un modo per essere certi che quel comportamento sia effettivamente una richiesta di attenzioni?

Ebbene sì.

Solitamente infatti quando il cane ha davvero l’intenzione di attirare l’attenzione, non si limita a prendere l’oggetto e starsene per i fatti suoi a masticarlo o a tenerlo con sé.

Piuttosto dopo aver preso l’oggetto in bocca ci viene letteralmente a cercare, con la reale intenzione di farci vedere che lui ha preso quel determinato oggetto.

A tutti gli effetti questa è una provocazione: il cane vuole farci notare che ci ha rubato le mutande, ci viene a guardare con aria provocatoria della sua rapina con l’obiettivo poi magari di scappare, di correre via, di giocare al tira e molla con l’oggetto conteso e qualsiasi altra dinamica che in qualche modo lo divertirà (magari a lui più che a noi).

Come comportarsi con il cane che ruba oggetti?

Molti proprietari comunque trovano difficoltà a capire cosa il cane sta chiedendo loro in quel determinato momento e spesso, se non viene considerato, il cane può intensificare queste sue richieste cercando altri escamotage ed altre strategie per rendersi sempre più visibile agli occhi del proprietario.

Se il cane propone questi atteggiamenti spesso durante la quotidianità o durante la settimana vuol dire che sa benissimo che in qualche modo riuscirà ad ottenere la reazione desiderata.

Più starai lì ad inseguirlo, a correre, a contendervi quell’oggetto con le mani, più andrai a rinforzare il suo comportamento che probabilmente nel tempo si stabilizzerà o addirittura piuttosto che diminuire potrebbe aumentare.

Il consiglio quindi è quello di non cedere alle sue provocazioni.

Ovviamente prova a controllare per evitare che possa ingoiare o rendere pericoloso l’oggetto in bocca, ma nel caso appunto non ci sia pericolo, cerca di ignorarlo, letteralmente fai finta di niente, in modo tale da non rinforzare questi suoi comportamenti e piuttosto fargli passare un po’ la voglia di metterli in atto.

Insomma deve vedere in te una certa indifferenza e vedrai che non si divertirà più come una volta.



Piangere o abbaiare sono richieste di attenzioni?

Anche abbaiare, piangere o le vocalizzazioni in genere possono avere l’obiettivo di chiederci qualcosa, magari la voglia di uscire in passeggiata, o la necessità di avere il pasto, o magari chiederci di fare qualcosa insieme come un’attività o un gioco.

Tuttavia le motivazioni di un abbaio o un pianto possono essere così tante che è impossibile spiegare con un articolo qual è quella giusta relativa ad ogni cane senza prima conoscerlo e valutarlo.

Come comportarsi se piange o abbaia?

In questi casi devi cercare di interpretare al meglio le reali necessità del cane, capire perché ha bisogno di comunicare con te in questo modo e non semplicemente ignorarlo, perché in base alle reali motivazioni andrà aiutato appagandolo su determinate necessità che evidentemente gli mancano durante la giornata.

Ad esempio potrebbe comportarsi così a causa della noia, del non sapere cosa fare, magari di una vita poco stimolante in generale che lo porta appunto a dare un po’ di brio alla sua vita monotona.

Cane annoiato a casa

Altri fattori da valutare

La questione inoltre varia anche in relazione all’età e al carattere del cane.

Per esempio ci sono cani più provocatori di altri e questa può essere una caratteristica della loro personalità che può influire anche su questo tipo di comportamenti e quindi l’obiettivo del gioco è quello di provocare letteralmente il proprietario senza voler fare qualcosa con lui.

Come ci sono altri cani che adottano queste strategie perché hanno sempre trovato risposte da parte del proprietario e quindi questa cosa li stimola a riprovarci sempre in questo tipo di dinamica sociale.

E poi ci sono i cuccioli che potrebbero mettere in atto questo comportamento in media più spesso rispetto ad un cane più adulto.

bull terrier cucciolo

Come capire se il cane richiede attenzioni?

Considerati i vari fattori, può non essere facile ed immediato interpretare senza un aiuto professionale questi comportamenti del cane per capire cosa è giusto fare o magari non fare, se come dicevo sono solo provocazioni.

Bisogna domandarsi se il cane ha tutto quello di cui necessita, se riesce a canalizzare nella sua giornata le sue energie nella maniera corretta, se esce abbastanza e se la qualità delle sue uscite sono tali da garantirgli un benessere ed una tranquillità fisica e mentale anche quando si ritrova nelle quattro mura domestiche.

Sono tutte domande importanti per capire effettivamente se il problema si può risolvere alla radice, perché non rincorrere più il cane può essere un modo per non rinforzare il comportamento, ma se un problema lo si vuole risolvere davvero bisogna capirne le motivazioni alla base.

La richiesta di attenzioni è un falso mito?

Quindi in conclusione vediamo se anche questo come tante altre dinamiche cinofile è un falso mito.

Il cane può davvero esprimere comportamenti per richiedere attenzioni?

Beh, da mio punto di vista la risposta è sì!

In questo caso non possiamo parlare di falsi miti (come questi 3) ma ci possono essere davvero delle dinamiche comportamentali che il cane mette in atto esattamente per cercare una nostra reazione.

La cosa più difficile però è imparare a capire perché lo fa, e se lo fa troppo frequentemente come aiutarlo davvero partendo dalle motivazioni più profonde.

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