I 4 parametri per addestrare un cane (che l’80% non conosce)
In questo articolo ti parlo di quelli che definisco i 4 parametri per una corretta gestione delle attività, intese come momenti di addestramento o esercizi, che potresti svolgere insieme al tuo cane.
Molti dei proprietari che conosco infatti dedicano alcuni momenti della giornata per fare degli esercizi con il proprio cane.
Queste sessioni di esercizi riguardano qualsiasi ambito dell’addestramento, che può quindi includere esercizi sui comandi base, attività di ricerca olfattiva, di problem solving, o qualsiasi altra attività che in qualche modo possa impegnare il loro cane.
Ci tengo però a demistificare questo tipo di attività.
Mi spiego.
A cosa servono davvero questi esercizi?
Spesso i comandi o determinate attività sportive vengono svolte e viste dai proprietari come uno strumento per rendere il loro cane migliore, più bravo, più intelligente, più controllato, più responsabile e facilmente educabile.
Sarà proprio così?
Dal mio punto di vista non esattamente, perché queste attività, svolte anche a livello casalingo, dovrebbero essere focalizzate piuttosto a ritagliarsi dei momenti insieme al cane per lavorare sulla relazione e rafforzare il rapporto.
Partendo da questi presupposti, vediamo i 4 parametri che secondo me vanno sempre tenuti a mente per gestire nel modo corretto le attività con il proprio cane, ed evitare errori che possano precludere alla lunga anche semplicemente il piacere nostro e del cane di fare queste attività.
Partiamo dal primo.
1° parametro: il tempo
Qualsiasi attività decidi di svolgere con il tuo cane, un parametro importante che devi valutare è il tempo, cioè la durata di quella determinata attività.
Infatti capita a volte di vedere dei cani che svolgono attività con il loro proprietario per tempi troppo lunghi e questo naturalmente non giova alla qualità dell’esperienza dal punto di vista del cane.
Una piccola curiosità scientifica: il cervello del cane rispetto al nostro ha una predisposizione alla stanchezza circa 4 volte più rapida.
Questo vuol dire che la stanchezza che un essere umano mediamente accumula dopo un’ora di lavoro, un cane l’accumula dopo soli 15 minuti circa.
Quindi mi raccomando al tempo che dedichi ad una attività!
Addirittura, se il tuo cane è un cucciolo o comunque poco abituato a fare esercizi ed attività, sarà importante iniziare da pochissimi minuti al giorno o a sessione, per poi provare ad incrementare col tempo in base anche alla risposta del cane e alla sua attitudine rispetto a quella attività, altri 2 aspetti che ti raccomando di valutare.
Ti consiglio di non far arrivare il cane allo stremo quando termini un esercizio con lui.
Piuttosto, fai in modo che sia ancora attivo e volenteroso!
In questo modo rafforzerai in lui il piacere di fare quell’attività e sarà predisposto in futuro a rifarla, senza pensare che sia un’attività troppo lunga e stancante e quindi evitare di volerla ripetere.
2° parametro: la frequenza
A braccetto col tempo va la frequenza, cioè: quante volte al giorno dovreste dedicarvi ad una determinata attività, o quante volte a settimana, o quante volte al mese?
Bene, non te la porto alle lunghe, purtroppo la ricetta perfetta non esiste, ma la suddivisione delle attività va valutata in base a tantissimi fattori come:
- l’età del cane;
- la sua razza o comunque la sua predisposizioni genetiche;
- le esperienze vissute;
- le esperienze che ha in quella determinata attività;
- la valutazione che questa sia un’attività fisica o un’attività piuttosto mentale.
Ci sono attività o esercizi che si possono svolgere anche 3 volte al giorno ed altre è meglio farle 1 volta a settimana, in base proprio a tutti questi fattori.
Per esempio nel caso di attività fisiche che si svolgono all’aperto devi anche calcolare anche le temperature, ed in base a quello la frequenza potrebbe venire naturalmente.
3° parametro: la gradualità
Un altro parametro super importante è la gradualità.
Per gradualità intendo la crescita graduale della difficoltà proposta negli esercizi e attività.
Spesso noto anche durante i miei percorsi che il proprietario tende a chiedere troppo velocemente dei miglioramenti al cane che in realtà avrebbe bisogno di più tempo per poterli raggiungere.
A volte magari si chiede troppo, a volte il punto è chiederlo troppo velocemente quel qualcosa senza rispettare i tempi di apprendimento del cane.
E non per tutti i cani valgono gli stessi tempi naturalmente, quindi se uno ha imparato una cosa in 10 minuti, l’altro potrebbe mettercene 20, ma anche 2 giorni, è assolutamente normale.
Rispetta quindi sempre i tempi del tuo cane e prosegui nel lavoro incrementando la difficoltà solo quando vedi che il cane riesce a svolgerlo con una certa semplicità.
Se questo ancora non succede, è inutile continuare ad aumentare la difficoltà di quell’esercizio altrimenti si rischia un po’ la stessa cosa del 1° parametro, e cioè il cane potrebbe arrivare a sentirsi frustrato e quasi sicuramente non completerà l’attività e non avrà tutto quel piacere a rifarla in futuro.
La gradualità è uno dei parametri più importanti quando si lavora con un cane, quindi ricordati sempre di rispettare i suoi tempi e impara a riconoscere quando è pronto per poter andare avanti.
Te ne parlavo anche nell’articolo dedicato a come abituare il cucciolo ad indossare collare o pettorina.
4° parametro: l’atteggiamento
Infine, l’ultimo parametro di cui ti parlo è l’atteggiamento, il tuo ovviamente in quanto proprietario/a.
Come spesso capita nei video e negli articoli che scrivo, l’ultimo punto non è tale per la minore importanza, anzi, dulcis in fundo come si suol dire, questo in realtà è il parametro forse più importante delle attività svolte con il cane.
Atteggiamento quindi, ma come deve essere esattamente?
Beh, deve sempre essere propositivo, positivo, sicuro, pronto a capire, e pronto anche ad ascoltare le difficoltà, i tempi e lo stato d’animo del cane durante ogni momento della sessione.
È chiaro che anche le doti e le qualità tecniche sono importanti perché i risultati di un’attività cambiano molto anche in base a come una determinata cosa viene chiesta al cane.
Quindi sicuramente una base di conoscenza occorre sempre, ma ciò che voglio sottolineare è proprio il modo con cui ci si pone con il cane.
Fidati, non serve a nulla fare la voce grossa, essere impositivi, alzare il tono di voce in maniera dura, e chi più ne ha più ne metta, ma basta essere chiari nella comunicazione ed avere un modo di comunicare sereno, sicuro e sciolto.
Ricorda che i cani capiscono benissimo i nostri stati d’animo grazie a decine e decine di fattori che hanno imparato ad osservare giorno per giorno mentre noi siamo impegnati a viverci le nostre vite.
Come addestrare un cane
Quindi i 4 parametri che ti consiglio di non dimenticare mai per i momenti di esercizi con il tuo cane sono:
- tempistiche di sessione;
- giuste frequenze;
- gradualità;
- essere positivi e mai impositivi.