Perché il cane non mangia? 5 cause per aiutarti a risolvere il problema
In questa guida affrontiamo alcune abitudini e problematiche derivanti dalla gestione del cibo che spesso causano inappetibilità e ciotole sempre piene e la classica domanda dei proprietari: “Perché il cane non mangia?”.
In diversi percorsi di educazione e addestramento ho a che fare con cani, sia cuccioli che adulti, che mangiano poco, saltano pasti e a volte non mangiano niente anche per tutto il giorno.
Anche se si potrebbe pensare il contrario, questo è un problema molto diffuso e spesso causato da una o più delle 5 possibili motivazioni di cui ti parlerò oggi:
- Mischiare i croccantini
- Cambiare il cibo e la dieta del cane
- Cambiare le abitudini nell’atto di dare il cibo
- Quando quel tipo di cibo non piace proprio
- I problemi legati alla gestione della ciotola
Avendo ben chiare queste motivazioni, riuscirai a gestire meglio e magari risolvere il problema magari del cane che non mangia.
1. Mischiare i croccantini
Il primo motivo che potrebbe portare il cane a non mangiare volentieri, deriva dal mischiare i suoi croccantini ad altro cibo.
Molti proprietari infatti nel momento in cui notano che il loro cane tende a non mangiare volentieri un pasto, per invogliarlo iniziano a mischiare e ad aggiungere ai croccantini altri prodotti alimentari per aumentare la motivazione del mangiare nel cane.
Spesso infatti si ricorre:
- all’umido,
- al formaggio grattugiato da spolverare sui croccantini,
- al tonno,
- al pane bagnato,
- al riso,
- al brodo di pollo,
- eccetera eccetera…
È capitato anche a te?
Naturalmente ognuno si diletta come può e come pensa sia meglio, e si inventa qualcosa da aggiungere che posso in qualche modo “aiutare” il cane a completare il pasto.
Il problema è che purtroppo questo tipo di gestione, che nel breve periodo risolve temporaneamente il problema del cane che non mangia, ne crea però uno più grande nel lungo periodo, perché fa sì che difficilmente tornerà a mangiare i croccantini senza questa aggiunta.
Si entra così in un circolo vizioso dove da quel momento in poi si sarà costretti a mettere sempre qualcosa nella ciotola per far sì che il cane mangi.
Quella piccola aggiunta che è stata messa per aiutare il cane a mangiare durante quella singola giornata difficile da quel momento in poi diventerà un obbligo da presentare tutti i giorni.
E quindi pensa alle varie situazioni in cui si è fuori con il cane, o in vacanza, o non è stato possibile comprare quel determinato cibo e così via, tante situazioni in cui il cane si aspetterà quell’aggiunta perché ormai è diventata la normalità per lui e potrebbe riproporre di nuovo il problema iniziale, cioè rifiutarsi di mangiare.
2. Cambiare il cibo
Il secondo motivo che spesso causa inappetenza nel cane e problematiche di gestione da parte dei proprietari è cambiare spesso il cibo.
Secondo molte persone infatti è “un peccato” che il cane mangi tutti i giorni gli stessi croccantini, ma sarebbe molto meglio che possa variare la sua dieta.
Di conseguenza molti proprietari offrono al loro cane diversi tipi di croccantini con diverse proteine settimanalmente, giornalmente o mensilmente abituando così il cane ad una dieta piuttosto variegata.
Questo tipo di gestione del cibo però, non solo potrebbe risultare problematica da un punto di vista digestivo perché può causare problemi gastrointestinali al cane, ma dal punto di vista comportamentale farà sì che il cane si abitui a cambiare spesso il suo cibo e quindi non si accontenti più dei croccantini proposti perché vive sempre in attesa di nuovi sapori.
Mi raccomando, se il tuo cane mangia con piacere un determinato croccantino, fa delle buone feci, ha un bel pelo lucido, è in forma, attivo e non ha problematiche relative a intolleranze o allergie, non c’è motivo di cambiare un determinato tipo di pasto perché potrebbe incorrere in problemi sia clinici che comportamentali.
Chiaramente ci sono anche situazioni dove le problematiche non sono comportamentali, ma del tutto cliniche, come appunto allergie, intolleranze o problemi gastrointestinali.
In questi casi, se pensi che questo valga per il tuo cane, mi raccomando a non perdere tempo e rivolgerti sempre e comunque ad un medico veterinario o ad un medico veterinario nutrizionista, le uniche figure di riferimento che hanno le competenze adeguate a poterti davvero aiutare.
3. Cambiare le abitudini
Un altro motivo per il quale il cane spesso potrebbe non mangiare volentieri e che riscontro in diversi percorsi di addestramento, è costituito dalle cattive abitudini relative proprio all’atto di dargli il cibo.
Anche in questo caso tutto può nascere da un momento in cui il cane non voleva mangiare i suoi croccantini dalla ciotola e dagli escamotage più disparati a cui i proprietari fanno ricorso per invogliarlo.
Uno dei tentativi più diffusi a quello di prendere i croccantini dalla ciotola e metterli a terra, oppure prendere i croccantini dalla ciotola per far sì che il cane li mangi dalla mano del proprietario stesso.
Così facendo infatti si innescheranno delle abitudini che magari, si, stimolano il cane a mangiare più volentieri ma rendono schiavi i proprietari nel ripetere questo comportamento nel tempo ogni giorno, per tutti i pasti necessari, rinforzando la dinamica che più andrà avanti più sarà difficile da debellare.
Insomma, molto spesso con un cane è importante fare “un qualcosa in più”, una passeggiata in più, un’attività in più con lui, ma proprio con il cibo invece è il contrario, per questo meglio rimanere stabili e tranquilli, senza strane aggiunte, movimenti o cambiamenti.
Mi raccomando quindi a non iniziare questo tipo di gestione con il tuo cane, a meno che non ci siano delle gravi problematiche che hai accertato con il tuo veterinario.
4. Quando il cibo non piace
La quarta motivazione che può spiegare perché il cane non mangia – anche se per esperienza ti dico che è molto rara – deriva dal fatto che al cane proprio non piace quel cibo.
Ripeto, sono casi davvero molto isolati, ma non si può escludere a priori questa motivazione e se pensi sia il caso del tuo cane potresti fare dei test.
Ad esempio in alcuni momenti della giornata, fuori dall’orario dei pasti, puoi proporgli singoli croccantini e vedere se il cane in queste situazioni li mangia, in modo tale da capire se è una questione di abitudine scorrette in qualcosa nella gestione del cibo oppure è proprio un tipo di croccantino che lui non digerisce e non apprezza.
5. La gestione della ciotola
Infine, la quinta motivazione è legata alla gestione della ciotola, e nello specifico, al fatto di lasciarla sempre a disposizione.
Questo tipo di gestione fa sì che il cane, sapendo di averla sempre lì comoda, tenda a gestirsi il cibo durante tutta la giornata senza fare mai dei pasti interi agli orari prestabiliti.
Questo a sua volta causa un altro problema, cioè il fatto che i proprietari non riescono a capire effettivamente quanto il cane effettivamente mangi durante il giorno, se mangia troppo o mangia troppo poco e questo in alcuni casi può essere deleterio sia per la dieta del cane, sia perché se ci dovessero essere problemi legati ad un cambiamento dell’appetito del cane, sarà molto difficile accorgersene.
Questi a mio parere sono i 5 motivi principali che causano inappetenza del cane, che però è un problema più legato a chi dà i croccantini al cane e magari meno diffuso per chi propone delle diete casalinghe o che in qualche modo non sono a base di cibo secco.
A proposito di pasti cucinati per il cane, hai già dato un’occhiata alle mie ricette cinofile?
Troverai tanti modi per preparare qualcosa di sfizioso per il tuo cane, come i biscotti alla zucca, il paté, il sushi, il panettone, e molto altro…!